giovedì 7 giugno 2007

Fermi tutti, arriva lui

Leggo su Repubblica che in occasione della due giorni capitolina del presidente Bush, saranno adottate le seguenti misure di sicurezza:
  • chiusura dell'aeroporto di Fiumicino durante le fasi di atterraggio e decollo dell'Air Force One e Air Force Two (ma non ce n'era uno solo?)
  • al largo di Ostia starà in allerta per tutta la durata della visita il cacciatorpediniere "Luigi Durand de la Penne"
  • chiusura anticipata delle scuole capitoline (ultimo giorno venerdì anziché sabato)
  • off limit di via Veneto (sede dell'ambasciata americana) per tutti, compresi i mezzi pubblici
  • controllo e identificazione di tutti gli abitanti (e i negozianti) di Trastevere
  • sospensione del mercato di San Cosimato, per permettere la visita del presidente americano alla comunità di S. Egidio e alla basilica di Santa Maria in Trastevere
  • cecchini armati fino ai denti sui palazzi che si affacciano sul tracciato del corteo presidenziale
  • chiusura, sabato mattina, di 4 fermate della linea A della metropolitana
  • drastica riduzione del numero dei cassonetti dell'immondizia per timore che si trasformino in potenziali nascondigli di ordigni
  • schieramento di 1500 uomini tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza per garantire l'ordine pubblico. A questi saranno affiancati 700 vigili urbani
Beh, non c'è che dire, un bel trambusto. Sarebbe bello che qualche telegiornale intervistasse qualcuno degli ostaggi della due giorni di Bush e trasmettesse poi l'intervista nell'edizione delle 20.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

visto che abito a Roma... se intervistassero _me_ correggerei il giornalista perchè mi sento ostaggio di squadristi e terroristi che vogliono impedire normali e anche auspicabili contatti tra governi ;-)

Andrea Sacchini ha detto...

> visto che abito a Roma

Ciao Stefano, in che zona di Roma, se non sono indiscreto?

Anonimo ha detto...

Centocelle... il centro costa troppo

schrodcat ha detto...

Sì, vabbè, si sta un po' esagerando dai. Ai presidenti americani poi è stato sempre sparato (quando è successo) direttamente sul suolo patrio (a casa loro state pur certi che stanno meno attenti: costerebbe troppo fare così tutti i giorni, e sulle proprie tasche i cittadini americani non scherzano).

E poi ovviamente mica sono loro a pagare di tasca propria tutte queste misure...

Se posso usare una parola, con tutto il rispetto, direi che un po' di PARANOIA ci si è messa anche di mezzo.

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