sabato 5 maggio 2007

Patrimonio dell'umanità?

Leggo su Ansamed (e sulla versione cartacea di Repubblica di oggi) che un gruppo di intellettuali spagnoli ha avviato una petizione per chiedere che la corrida venga dichiarate dall'Unesco patrimonio culturale universale a partire dal 2010.

Sulla corrida avevo pubblicato qualcosa un annetto fa sul mio sito internet (qui), in occasione di un curioso episodio di cronaca - accaduto a Città del Messico - che raccontava di un toro in un'arena che stanco di subire angherie e vessazioni da parte del torero aveva pensato bene di lanciarsi in tribuna per distribuire cornate a destra e a manca (se non vi dà fastidio la vista del sangue potete guardare alcune foto dello "spettacolo" corrida qui).

A questo punto potremmo chiedere che venga dichiarata patrimonio dell'unesco pure la mattanza dei tonni, la caccia ai cuccioli di foca per la pelliccia e, perché no, la simpatica procedura di produzione del foie gras.

Tanto, sofferenza per sofferenza...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Incredibile! Non sapevo questa cosa. Stanno diventando tutti matti?Qui ci stiamo bevendo il cervello.
Quanto alle foche, mi piacerebbe bastonare per bene e con grande zelo chi s'impegna ad ammazzarle, e conficcare una lancia nel corpo di chi fa altrettanto con i tori, per poi chiedergli: "Cosa provi? Ti piace?".

Anonimo ha detto...

a voi piacciono i fiori selvatici? A me sì, e non solo a me...
Qualche anno fa avevo conosciuto una ragazza che lavorava come ricercatrice all'orto botanico di Zurigo, lei era vegetariana, ad un certo punto però ha dovuto fare una ricerca sulla biodiversità floristica in Spagna, proprio nelle zone dove allevano i tori per la corrida, che sono zone eccezionalmente ricche di fiori anche molto rari, senza la corrida verrebbero arati per coltivarci più che altro colza e per la biodiversità sarebbe un disastro enorme... dopo questa ricerca ha smesso di essere vegetariana e spera che la corrida non finisca mai... Magari ha torto, però ci sono sempre delle conseguenze inaspettate a scelte che possono anche sembrare facili ed etiche ad una prima occhiata...

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, sono d'accordo, Stefano, che tra i (pochi) risvolti positivi della corrida ci possa anche essere quello che menzioni tu. Però, abbi pazienza, mi pare molto più grave infliggere sofferenze (oltretutto prolungate) di questo tipo a un toro solo per il divertimento del pubblico.

Non voglio fare della facile retorica (oltretutto neppure io sono vegetariano), ma un conto è tirare un colpo di pistola a un maiale che andrà a finire sulle nostre tavole e un conto è sottoporre a una lunga e inutile sofferenza un toro solo per far divertire chi assiste a una corrida.

Unknown ha detto...

Andrea, sono pienamente d'accordo con te, sia per il post che per la risposta a stefano.

Anonimo ha detto...

vero, vero però con la corrida abbiamo una situazione in cui:
- un toro viene ucciso certamente con sofferenze gratuite e piuttosto sadiche
- però fino al giorno in cui crepa vive la vita migliore che può vivere un toro
- in fondo quando muore non soffre più di quanto soffrirebbe se vivesse libero e selvaggio e fosse ucciso da dei predatori
- così abbiamo anche un'alta biodiversità (fiori e non solo)
Senza corrida questi tori non moriranno tra sofferenze inutili, ma la Spagna ci perderà in biodiversità, e avremo solo tori allevati in modo snaturante ma poi uccisi in maniera eticamente ineccepibile (ma sempre uccisi...). E veramente tanto meglio?

Andrea Sacchini ha detto...

E veramente tanto meglio?

Sì, Stefano, mi dispiace ma ritengo che sia meglio.

- però fino al giorno in cui crepa vive la vita migliore che può vivere un toro
- in fondo quando muore non soffre più di quanto soffrirebbe se vivesse libero e selvaggio e fosse ucciso da dei predatori


Io invece ritengo che un animale (qualsiasi animale) faccia la miglior vita possibile vivendo "libero e selvaggio". Il fatto che possa eventualmente finire vittima di un predatore (nel caso di un toro cosa abbastanza improbabile) fa comunque parte dell'ordine naturale delle cose, allo stesso modo in cui il leone uccide la gazzella e il serpente si mangia il topo.

E poi, permettimi, il fatto che al toro sia concesso di fare la migliore delle vite possibili per essere alla fine ucciso in quel modo mi sa anche un pò di presa per il culo.

Ciao.

"Se nelle scuole si insegni"

"Se nelle scuole si insegni". Ma a parte gli svarioni grammaticali, questo post è di difficile interpretazione anche d...